Tra nutraceutica e dietetica cinese 2

La nutrizione e gli integratori alimentari insieme ad un corretto stile di vita sono i primi strumenti terapeutici per prevenire l’innesco di condizioni patologiche (prevenzione primaria), sostenere l’equilibrio fisiologico (wellness), contrastare i processi di invecchiamento (anti-ageing), intervenire sulle condizioni patologiche (strumento coadiuvante di cura). Sulla base di quanto fin qui illustrato un approccio, per quanto basilare, alla dietetica cinese ci sembra imprescindibile, in quanto, la conoscenza dei suoi principi, abbinata ad alimenti di “corta filiera” e legati ai ritmi stagionali sono un connubio importante per il mantenimento e/o il recupero della salute.“Fa che il tuo cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il tuo cibo” diceva Ippocrate, (Isola di Cos 460 a.C. – Larissa 377 a.C.) il grande medico greco che per primo, in occidente, introdusse il concetto innovativo secondo il quale la malattia e la salute di una persona dipendono da scelte umane, più che da superiori risposte divine.Ed è nel “Libro classico di Medicina dell’imperatore Giallo – Huang Di Nei Jing Su Wen” (II sec. a.C.), che nella cultura cinese si trovano le prime citazioni e riferimenti sulla necessità di cercare, per il mantenimento della salute psico-fisica, un’alimentazione adeguata ai bisogni del momento.Nella filosofia taoista il mondo è un divenire continuo, la cui forza propulsiva deriva dalla dinamica dello Yin/Yang, Per la tradizione cinese lo Yin comprende ciò che è sul “lato ombroso della collina”, mentre lo Yang ciò che è sul suo “lato soleggiato”.Ogni cosa e ogni fenomeno naturale sono composti, universalmente e senza eccezione, da Yin/Yang, due aspetti indissociabili e opposti.Naturalmente il nostro organismo non sfugge a questa possibilità, per questo una classificazione in termini Yin /Yang è stata applicata anche alla medicina nei suoi vari aspetti: fisiologia, patologia, interpretazione energetica degli equilibri e squilibri corporei, trattamento.Nella filosofia energetica cinese il corpo è sempre troppo Yang (Fuoco), tranne nei casi in cui un digiuno o una malattia non lo facciano diventare troppo Yin.Un altro aspetto molto importante in Medicina Tradizionale Cinese è il Qi. Tutta la medicina cinese si fonda sul concetto di energia. Nel pensiero cinese l’universo intero non è altro che Qi. Non esiste nulla che non sia o non manifesti il Qi. Esso è all’origine del mondo visibile e alla base di tutti i fenomeni naturali: la realtà, con la sua varietà di forme e di manifestazioni, è espressione delle tante e diverse modalità con cui il Qi si condensa in materia visibile. Zhang Jingyue esprime questo concetto in modo quando mai sintetico: “Se il Qi si concentra, la forma appare”. L’uomo stesso è, nella sua essenza, Qi e per questo il Nanjing dichiara: ” Il Qi è la radice degli esseri umani”.Dietetica CineseDa sempre la Medicina Tradizionale Cinese ha tenuto in grandissima considerazione la dietetica: anzi si può a buon diritto affermare che le due discipline siano praticamente nate insieme e insieme si siano evolute nel corso dei millenni.Nell’osservare i cibi e la loro azione, gli antichi cinesi si soffermarono ad analizzarne l’impatto sugli equilibri dello Yin e dello Yang e sui movimenti del Qi.Notarono che alcuni cibi erano dotati di proprietà riscaldanti, capaci cioè di generare, una volta ingeriti, una sensazione caratterizzata da sviluppo di calore. Allo stesso modo rilevarono che altri avevano un effetto contrario, rinfrescante. Furono in tal modo distinte quattro fondamentali nature degli alimenti, capaci di interferire e interagire con gli equilibri dello Yin e dello Yang dell’organismo: la natura calda, tiepida, fresca, fredda. In questa distinzione è riconoscibile una suddivisione per gradienti, con la ripartizione dei cibi riscaldanti e rinfrescanti in due diverse intensità d’azione. Alcuni cibi, però, considerati incapaci di determinare una reazione di tipo riscaldante o rinfrescante, furono per questo definiti neutri. I metodi di cottura e di conservazione dei cibi influiscono notevolmente sulla natura originaria dell’alimento mutandone in parte le proprietà: una cottura con esposizione al fuoco vivo o una conservazione mediante essicazione sottraggono Yin all’alimento e ne potenziano lo Yang, dotandolo di un maggior potere riscaldante; i cibi conservati in frigorifero o surgelati aumentano invece il loro potere rinfrescante, mentre la bollitura in acqua di un alimento lo umidifica arricchendolo di Yin. La cottura al vapore non altera invece la natura del cibo.Osservando la reazione che i cibi suscitavano nei movimenti del Qi, furono inoltre identificati cinque sapori, in conformità alla dottrina dei cinque elementi.Ciascuno di essi possiede uno specifico effetto sul Qi e una particolare relazione con uno dei cinque organi classici: in qualità moderata lo nutre, in quantità eccessiva lo lede.L’azione combinata di natura e sapore condiziona l’impatto energetico dei vari cibi sul corpo.A questi tre criteri se non possono aggiungere altri due: il colore e il tropismo del meridiano.In base al colore si distinguono gli alimenti rossi che rivitalizzano, gli alimenti gialli che stabilizzano ed equilibrano, quelli verdi che disintossicano e depurano, quelli neri che astringono e tonificano il Jing (essenza) e per finire quelli bianchi che purificano.In base al tropismo del meridiano, ogni alimento ha un meridiano di impatto principale.È quindi impensabile per un operatore che usi la medicina cinese non sfruttare la possibilità di condizionare positivamente il quadro energetico dell’individuo fornendo consigli alimentari specifici e personalizzati: il cibo giusto corrisponde infatti a uno stimolo benefico, costante e continuato nel tempo, capace di rivoluzionare lo stato di salute.Se ciò che mangiamo (farmaci inclusi) diventa parte di noi, è logico pensare che, nel medio-lungo periodo attuando precise scelte alimentari, noi possiamo modificare profondamente il nostro organismo. Da questa intuizione nasce la consapevolezza del potere terapeutico della dieta, intesa come un regime programmato di alimentazione.Anche nell’impiego pratico della dietetica, la Medicina Cinese segue il principio dell’armonia fra uomo e cosmo. La scelta dei cibi per essere di giovamento deve seguire le stagioni, anche perché, studiando la natura e i sapori degli alimenti, scopriamo che ogni stagione ci offre le giuste combinazioni di qualità necessarie per affrontare il suo clima e per preparare le energie del nostro corpo alla stagione che verrà. Allo stesso modo in cui una dieta armoniosa ci mantiene in equilibrio, una scelta appropriata

Autismo e Tai Chi chuan

I diversi quadri psicopatologici che interessano i bambini e gli adolescenti hanno una molto alta variabilità individuale, ma è necessario cercare di tenerli separati proprio perché la scelta degli interventi terapeutico-riabilitativi assume sempre caratteri di specificità…..—-Gli autistici (Kanner) sembrano “molto intelligenti” (le mamme spesso li chiamano “piccoli geni”), ma, al lato pratico, dimostrano di non poter utilizzare le loro potenzialità e, quindi, l’espressione cognitivo-intelettiva resta veramente povera. …….le altre attività riabilitative: Arte-terapia-psicodinamica: è forse la pratica con la quale si sono avuti i più importanti miglioramenti. Con questo lavoro si è potuto verificare che all’autistico non manca lo sviluppo simbolico (anche se non c’è la parola), ma manca l’immaginario (che può essere migliorato notevolmente proprio attraverso la pratica dell’arte-terapia). Ippoterapia riabilitativa: raggiungono il livello di poter guidare il cavallo sia al passo che al trotto; senza però arrivare alla pratica del galoppo. Non abbiamo ancora autistici di Kanner che siano giunti ad un livello pre-sportivo o sportivo. Terapia emotivo espressiva e Tai-Chi-Chuan: permettono di guadagnare molto nella comprensione psico-motoria e nella reciprocità.Musicoterapia: in riabilitazione,bisogna sempre lavorare con la musica che libera a volte da posizioni di estrema chiusura su di sé …. (continua)  

Tai Chi Chuan: “Movimento di emozioni”.

Il simbolismo è il modo più adatto e fruibile per l’uomo di tramandare insegnamenti e pensieri, il modo più naturale. Tutto ciò è facilmente comprensibile se si pensa che il linguaggio stesso, in fondo, è simbolismo. Qualunque espressione umana è un simbolo del pensiero che si traduce esteriormente; l’unica differenza rimane nel fatto che il linguaggio è analitico e discorsivo, mentre il simbolismo è essenzialmente intuitivo. Il simbolico linguaggio del corpo che si manifesta nei precisi movimenti del Tai Chi Chuan, conosciuto come arte marziale e per gli indubbi benefici che apporta alla salute del praticante, nasconde altri messaggi, che collegano la cultura orientale alle più recenti scoperte della scienza occidentale e della psicologia.Vediamo come. Quando l’energia non ancora manifestata, o Wuji, inizia a muoversi, dà vita alla prima polarizzazione Yin (femminile) – Yang (maschile) da cui origina il Chi o energia. Il Chi come tutto ciò che esiste nell’universo è la manifestazione del movimento ciclico del Tao (1), la Via, il cui simbolo è ormai molto conosciuto. Questi sono i principi alla base della disciplina del Tai Chi Chuan. Tutto l’universo, visibile o invisibile è dato dall’interazione tra Yin-Yang. Il Tai Chi Chuan, l’antica disciplina psico-fisica cinese, affonda le sue radici storiche nei principi della Medicina Tradizionale Cinese, che prescriveva esercizi respiratori, massaggi del corpo, esercizi di mani e piedi già prima del 1000 a.C. I taoisti introdussero il Chi Kung, una serie di esercizi psico-fisici e respiratori, per il mantenimento della salute, la prevenzione e la cura delle malattie. Le ginnastiche energetiche, che furono costantemente studiate, ampliate e integrate con gli antichi stili di Kung-fu, diedero vita al Tai Chi Chuan. Ma questa definizione del Tai Chi è solo uno degli aspetti che lo caratterizzano, in quanto un corpo in equilibrio non è che la logica conseguenza di un’armonica circolazione energetica. L’Uomo, in quanto figlio del Cielo e della Terra è in salute solo quando riesce a mantenersi in armonia tra i Soffi ascendenti della Terra (Yin) e quelli discendenti del Cielo (Yang). Il movimento come base della vita.Nel libro del M.° Flavio Daniele “Scienza Tao e Arte del Combattere ” il prof. Carlo Ventura afferma : “Non c’è alcun fenomeno biologico importante che non sia causato dal movimento. …E’ emerso come non ci sia cambiamento dell’attività genica che non avvenga senza movimenti del DNA, deformazioni e vibrazioni del nucleo e di quel complesso di microfilamenti e microtubuli che chiamiamo citoscheletro. I movimenti precedono gli stessi cambiamenti di funzione ai vari livelli cellulari. …Applicare una vibrazione sonora ad una cellula o a molecole segnale all’interno di una cellula, può far vibrare queste strutture, generando cambiamenti di morfologia e di funzione. I suoni e i movimenti possono dunque essere visti come un “dialogo molecolare” all’interno di cellule e tessuti”. Legge del Tre in movimentoDall’unione del senza forma, rappresentato dalle energie ereditarie dello spermatozoo maschile e dell’ovulo femminile con le energie acquisite, cioè con quello che le energie innate sono in grado di produrre dopo la fecondazione, prende vita l’orizzonte energetico di un nuovo essere, il frutto, l’unione del maschile col femminile, del passivo con l’attivo, il numero Tre, il neutralizzante. Nella cultura cinese “Dantian” è il nome che la fisiologia della Medicina tradizionale dà ai tre punti del corpo dove il Chi viene conservato e accumulato e dal quale poi si irradia, attraverso i meridiani, nel corpo. Questi concetti si collegano all’Alchimia Interiore taoista, alle tecniche meditative e quindi al Tai Chi, per cui il corpo viene suddiviso in tre aree, presentanti ciascuna un fulcro, detto Campo di cinabro, dove risiede l’essenza dell’Uno primigenio (2). Anche la psicologia occidentale si sta avvicinando a questi concetti. L’analisi transazionale di Eric Berne, ad esempio, teorizza la struttura psichica dell’individuo o “Io” come costituita da tre strutture rappresentate graficamente come una sola personalità, ovvero i tre stati dell’Io, ognuno con le proprie funzioni. Ogni stato dell’Io ha aspetti positivi e negativi, a seconda che favorisca oppure impedisca l’indipendenza della persona. L’Io Genitore custodisce le esperienze e gli esempi.L’Io Bambino racchiude la spontaneità e l’emotività.L’Io Adulto è la parte dove le informazioni vengo elaborate. Come far comunicare questi aspetti?L’analisi transazionale propone la “guarigione” attraverso il potenziamento delle capacità di “problem solving” dell’Adulto, attraverso l’utilizzo delle emozioni, non più intese come un ostacolo, ma come uno strumento teso a soddisfare e risolvere i propri bisogni. ConclusioneLa via del Cuore, la via delle emozioni, del Chi, risulta essere, come da sempre i mistici affermano, la frontiera tra il centro istintivo e quello mentale-spirituale, la “via di evoluzione” per l’uomo di tutti i tempi. Ed è infatti nella profondità delle aree cerebrali del sistema limbico e dell’ipotalamo, che avvengono i processi elettrochimici che si traducono in ciò che chiamiamo “emozioni”. Da qui, attraverso la mediazioni di specifiche sostanze, i neurotrasmettitori, i messaggi vengono trasportati in tutto il corpo-mente. “E’ sempre più chiaro – afferma il prof. Ventura – che lo sviluppo del sistema nervoso e di quello cardiovascolare avvengono attraverso un’azione coordinata di fattori comuni che guidano il differenziamento e la migrazione di future cellule neuronali e cardiovascolari. Ricerche molto recenti dimostrano un forte parallelismo nello sviluppo di entrambi i sistemi …..” Movimento catalizzatore di emozioni, quindi, che stimolano una diversa interazione dei tre cervelli. E qui entra in gioco la potenza del movimento Tai Chi. Partendo da un lavoro consapevole sul corpo e quindi dalla neocorteccia, si modificano, nel tempo gli schemi legati al funzionamento del sistema nervoso, dei tre cervelli. Si lavora alchemicamente sui tre Dantian, secondo il linguaggio orientale, stimolando una ridefinizione dei confini psico-fisici incamerati nel tempo, per ripristinare l’equilibrio psico-fisico-spirituale, per tornare all’Uno. Tao:Tutta la materia dell’universo, vivente o non vivente è attraversata da questa eterna, essenziale e fondamentale forza. Il simbolo del Tao rappresenta l’universo. Da una fase iniziale di assenza di differenziazione si formarono due polarità di segno diverso e complementare, che rappresentano i principi fondamentali dell’universo: Yin, il principio negativo, passivo, rappresentato dal colore nero e Yang, il principio positivo, attivo, rappresentato dal colore bianco. Primigenio:il primo

Salute e malattia: i Cinque Movimenti della MTC-estratto dal libro EnneaMediCina

Ogni uomo, alla nascita è dotato di un patrimonio energetico ereditario, il Qi ancestrale, trasmesso dai genitori e fonte di ogni vitalità. E’ una forza non modificabile né rinnovabile e, una volta esaurita, l’individuo muore: deve pertanto essere protetta. Accanto al Qi originario ci sono anche due energie fondamentali assimilabili dall’ambiente esterno: l’energia respiratoria, assorbita tramite l’ossigeno presente nell’aria e quella alimentare, ricavata dal cibo consumato. Queste due forme di energia sono continuamente reintegrabili. Per il mantenimento della salute è quindi indispensabile prestare attenzione alla qualità dell’alimentazione, allo svolgimento delle ginnastiche mediche e alla pratica di esercizi respiratori. Secondo le antiche teorie cinesi, l’universo è costituito da cinque elementi primordiali: Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua. La Teoria dei cinque Movimenti classifica la maggior parte dei fenomeni naturali in cinque categorie. Durante la dinastia degli Han Occidentali (206 a.C. – 24 d.C.), la teoria dello Yin/Yang fu integrata con quella dei Cinque Movimenti, determinando un unico sistema “Yin Yang Wu Xing Xue”, concepito come un flusso del Qi, dove a ogni movimento corrisponde una fase del ciclo a cinque di trasformazione dello Yin/Yang. La Terra, essendo la base di ogni trasformazione, è collocata al centro. Viene associata al colore giallo, permette di seminare, crescere, maturare; simbolizza la fine dell’estate ed esprime l’equilibrio tra le polarità Yin/Yang. Il Legno, associato al colore verde, simbolizza la vegetazione che nasce dalla terra e si risveglia in primavera, passaggio dallo Yin allo Yang, dal buio alla luce. Il Fuoco comprende tutto ciò che brucia e sale: associato al rosso e all’estate, con la sua mobilità, la luminosità e il calore esprime lo Yang per eccellenza. Il Metallo, colore bianco, rappresenta la durezza ma anche la capacità di essere malleabile e sapersi trasformare. La stagione che lo caratterizza è l’autunno, passaggio dallo Yang allo Yin, dalla luce al buio con il ritorno degli influssi del Cielo verso la Terra. L’Acqua corrisponde al massimo dello Yin, al buio, al freddo, all’inverno, al colore nero. I Cinque Elementi (o Movimenti) non vanno intesi come sostanze passive e statiche, ma come forze dinamiche impegnate in una trasformazione ciclica. Il primo modo di muoversi dei cinque elementi è quello di “generazione”: il Legno genera il Fuoco, che con le proprie ceneri genera la Terra. Da questa si estrae il Metallo, che si liquefà generando l’Acqua, con la quale si genera il Legno. Questo ciclo continuo assicura la generazione e la trasformazione in natura. In questo ciclo si contemplano due relazioni, quella tra la “madre” che genera e il “figlio” che è generato. Il secondo modo di rapportarsi degli elementi è detto ciclo di “dominazione o di temperanza”, perché la generazione eccessiva può danneggiare gli elementi, mentre un reciproco controllo li mantiene in equilibrio. Chiamato anche legge “nonno-nipote”, stabilisce che ogni movimento controlla il secondo che lo segue nella sequenza di generazione ed è a sua volta controllato dal secondo che lo precede, pertanto: il Legno controlla la Terra che a sua volta controlla l’Acqua che controlla il Fuoco, che controlla il Metallo che infine controlla il Legno. Quando non vi è più coordinazione tra i cinque elementi, appaiono due cicli anormali. Il primo di essi è detto di “inibizione”. Il controllo è fatto seguendo lo stesso ordine del ciclo di temperanza, ma in maniera eccessiva. Ad esempio un Legno molto forte non potrà essere temperato dal Metallo e la Terra che normalmente è l’elemento dominato dal Legno ne risulterà ferita. L’ultimo ciclo esaminato è detto di “rivolta”. Qui la dominazione è controcorrente (senso antiorario). Ad esempio i Soffi del Metallo naturalmente dominano il Legno ma se quest’ultimo è troppo forte o il primo troppo debole ci sarà la cosiddetta “rivincita” del Legno sul Metallo. A ogni elemento è collegata una parte del corpo umano: il Legno al Fegato; il Fuoco al Cuore; la Terra alla Milza-Pancreas; il Metallo ai Polmoni; l’Acqua ai Reni. Il terapeuta deve sempre tenere presenti i rapporti di interdipendenza tra organi e funzioni del corpo, emozioni, situazioni climatiche, ambientali e stagionali. La Medicina Cinese diventa, così, una scienza metaforica volta ad aiutarci a capire che siamo parte della natura. Ad ogni fenomeno corrisponde una stagione, un punto cardinale, un’energia del cielo, una mutazione naturale, un colore, un sapore, un suono, un organo, un viscere, un organo di senso, una parte del corpo, un’emozione, una secrezione, una struttura individuale( ved. tabella allegata). Psicologicamente mira ad aiutare la persona a riconoscere il proprio ruolo in quanto parte di un sistema universale e a stabilire, mantenere e favorire l’integrazione di tutti i vari aspetti di tale sistema. Bibliografia:Elementi di Medicina Tradizionale Cinese – F.Bottalo Rosa Brotzu – Edizioni XeniaMedicina Cinese – Ted J. Kaptchuk – Red EdizioniMedicina Tradizionale Cinese – M. Corradin C. Di Stanislao M. Parini Casa Editrice AmbrosianaElementi di Medicina Tradizionale Cinese – J.Schatz, C. Larre, E. Rochat De La Vallèe – Jaca Book APPARTENENZA DEI FENOMENI AI 5 MOVIMENTI MovimentiFenomeni Legno Fuoco Terra Metallo Acqua Stagioni Primavera Estate Tarda estatePassaggio Autunno Inverno Direzioni Est Sud Centro Ovest Nord EnergieCosmiche Vento Calore Umidità Secchezza Freddo Mutazioni Nascita SviluppoMaturità TrasformazioneMutazione RaccoltaMessa in riserva ConservazioneMorte Colori Verde/blu Rosso Giallo Bianco Nero Sapori Acido Amaro Dolce Piccante Salato Suoni Xu He Hu Shi Chuei Organi (Zang) Fegato Cuore/MC Milza Polmone Reni Visceri (Fu) VescicolaBiliare Intestino TenueTriplice Focolare Stomaco IntestinoCrasso Vescica Organi di senso Occhi Lingua Bocca Naso Orecchie Parti del corpo MuscoliTendini Vasi sanguigni Carne Pelle/Peli OssaMidollo Emozioni Collera Gioia RiflessionePensiero Tristezza Paura Secrezioni Lacrime Sudore Saliva Muco (nasale) Bava Strutturaindividuale SeccoAsproSegaligno Attivo e caldo Dolce, saldo“centrato” LongilineoPallidoDinamico MollePlacido

Medicina Cinese – La creazione della vita: le leggi

Estratto dal libro: EnneaMediCina ORIENTE Due Essenze si uniscono, lo spirito appare.(Huang Di Nei Jing Ling Shu) Per la cultura cinese l’universo è governato da leggi che si applicano ad ogni aspetto del creato. Le più rilevanti, anche ai fini di questo lavoro, sono quelle dello Yin/Yang, dei Cinque movimenti e delle Sei Energie. 1.Yin /Yang: etimologia dei segni.Esaminando i caratteri cinesi di Yin/Yang si nota come siano entrambi formati da un radicale che significa collina, altura. Nell’ideogramma simboleggiante lo Yin vi è un carattere che significa nuvola, mentre nell’ideogramma che significa Yang vi è un carattere raffigurante il sole sopra l’orizzonte, con i suoi raggi diretti verso il basso. Il carattere Yin indica quindi il lato in ombra di una collina, mentre il carattere Yang indica il lato esposto al sole. La vita ha origine dall’unione di un aspetto attivo (lo Yang, il Cielo), con un aspetto passivo (lo Yin, la Terra).Dall’unione di un ovulo con uno spermatozoo ha origine l’Uomo, il Tre, l’aspetto neutralizzante. Il numero Tre racconta, quindi, dell’instaurazione dell’ordine cosmico tra ciò che è in alto, il Cielo (energia elettrica), e ciò che sta in basso, la Terra (energia magnetica). Lo spazio centrale è il luogo dove vive l’uomo, figlio di queste energie e trasduttore di elettromagnetismo; solo un movimento equilibrato di elettricità (Cielo) e magnetismo (Terra) al suo interno, lo manterrà in equilibrio e salute. L’uomo è costituito dalla correlazione tra il manifesto Yin (corpo) e l’incorporeo Yang (mente, spirito, emozioni). Egli risponde a tutte le leggi cosmiche, per le quali tutto è Soffio e tutte le parti si collegano, in una perfetta alternanza di Yin/Yang. E’ considerato Yin tutto ciò che : è freddo; è calmo; è a riposo; è inattivo; è buio; discende; è interiore; si riduce; è basso, ecc.. E’ classificato Yang tutto ciò che: è caldo; risplende; è luminoso; riscalda; è attivo; e mobile, ecc. Il concetto di Yin/Yang può essere utilizzato per comprendere e spiegare la natura di tutto il creato: lo stato della materia solidificata è Yin, mentre quello sottile ed espanso è Yang. Così un solido ha una forte caratteristica Yin poichè è statico, pesante, pieno, duro e freddo, mentre un vapore è Yang perchè è leggero, tende a salire e può facilmente trasformarsi. Lo stesso concetto di Yin/Yang permette di interpretare l’evolversi ciclico dei fenomeni dell’Universo. All’alba lo Yang inizia ad aumentare e raggiunge il suo picco a mezzogiorno, per iniziare a diminuire nel pomeriggio. La sera lo Yin è forte e guadagna il suo vertice a mezzanotte. Ugualmente per ciò che riguarda le stagioni: l’inverno è freddo, tutto è immobile e ghiacciato e la natura riposa. Poi, con l’arrivo della primavera, le piante rifioriscono e la vita riprende il suo corso. È durante la canicola estiva, nel momento di massimo calore che scoppiano i temporali, che preannunciano il nuovo cambiamento di stagione. La temperatura si fa più fresca in autunno e la natura si prepara al lungo freddo dell’inverno. Ogni picco contiene la radice del cambiamento; l’apice dello Yin preannuncia l’inizio di un nuovo ciclo Yang e viceversa. Tutto ciò è graficamente raffigurato dal simbolo del “TaiJitu” Taijitu”l’Ultimo Supremo”. All’interno di ogni polarità è racchiuso il seme della polarità opposta. Nello Yang, il punto nero, racconta della trasformazione in embrione nello Yin, e viceversa. Troviamo gli stessi principi anche all’interno del microcosmo Uomo. E’ all’ apice della felicità che un fremito di tristezza scuote gli animi, così come nei periodi di sconforto la vita spinge a lottare. Yin/Yang, quindi, si bilanciano a vicenda; quando lo Yang è al massimo lo Yin è al minimo e viceversa. Le stagioni, il giorno e la notte, l’attività e il riposo, sono esempi della continua alternanza di Yin/Yang. Negli organismi viventi in salute vi è un continuo equilibrio dinamico dello Yin /Yang, mentre vi è uno sbilanciamento verso una delle due polarità nel caso di malattia (continua…) Miti e cultureLa nuova visione olistica dell’uomo nel mondo occidentale, che sta ora gradualmente sostituendo la versione meccanicistica di cartesiana memoria, ha l’importante valenza di ricollegamento di ciò che negli ultimi secoli era stato diviso: mente e corpo, spirito e materia, psiche e soma, anima e cuore. Una contrapposizione in realtà solo apparente, così com’è apparente l’inconciliabilità tra Yin/Yang nel Tao. A questo punto si può affermare che: tutti i modelli culturali sono empirici, in quanto si basano sull’attenta e raffinata osservazione dell’uomo e della natura che può vantare millenni di esperienza; ogni filosofia nasce in un preciso contesto culturale e ne utilizza linguaggio e convenzioni per poter comunicare senza incertezze quanto viene osservato. Cambia solo il modello usato in quanto specifico della realtà culturale in cui si è formato; i due modelli trovano una più completa collocazione solo se uniti in una visione unitaria e globale (continua…) OCCIDENTE Il sistema nervosoIl diciottesimo giorno, quando l’embrione umano è lungo circa un millimetro e mezzo, il foglietto embrionale ectoderma si ispessisce sulla regione dorsale e forma un’invaginazione, la “doccia neurale”, da cui si formerà tutto il sistema nervoso. Il sistema nervoso può essere ripartito in strutture interconnesse e cooperanti fra loro, denominate: Sistema Nervoso Centrale e Periferico. Il sistema nervoso centrale (SNC) è formato dal midollo spinale e dall’encefalo. L’encefalo è organizzato in diverse strutture, come il midollo allungato o bulbo, il ponte, il mesencefalo, il diencefalo, il telencefalo e il cervelletto. Sono collegate all’encefalo, anche, le funzioni cognitive superiori come l’intelligenza, la memoria, l’apprendimento e le emozioni. L’encefalo è anatomicamente costituito dal cervello, dal tronco encefalico e dal cervelletto. La funzione del sistema nervoso centrale è quella di completare e coordinare le percezioni sensoriali originate sia all’esterno, che all’interno del corpo e di creare delle risposte motorie che diano avvio o regolino le funzioni di specifiche strutture, come i muscoli o le ghiandole. Il sistema nervoso periferico si divide in due parti principali denominate: sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo. Il sistema nervoso somatico è composto da fibre nervose periferiche che trasmettono informazioni percettive al sistema nervoso centrale e dafibre nervose motorie che si dirigono verso i

Psicologia ed EnneaMediCina di Liliana Atz

Tutto ciò trova un grande riscontro dell’EnneaMediCina e negli antichi simboli che ne sono alla base, come ben vedremo…. InfanziaPartendo dall’infanzia, in quanto nucleo strutturante l’universo Uomo, vari studi psicologici hanno messo in evidenza quanto il rapporto con la madre e/o le altre figure di riferimento sia determinante nell’attivazione di quei tratti temperamentali che si manifestano fin dal primo anno di vita. Questi tratti rappresentano la matrice biologica da cui, in interazione con l’ambiente, si svilupperanno i tratti di personalità. Questi ultimi vengono definiti come caratteristiche individuali che tendono a rimanere stabili nel tempo e che sono alla base del comportamento osservabile. La prospettiva disposizionale sostiene, infatti, che ogni persona possiede specifiche caratteristiche di natura biologica che la predispongono a manifestare determinati comportamenti in modo più automatico di altri, indipendentemente dal tipo di situazione in cui si trova a interagire. I tratti hanno una base biologica. Il contesto ambientale – fisico, famigliare, sociale e culturale – non è però meno importante di quello biologico potendone modificare, anche radicalmente le caratteristiche comportamentali. Allport (1937) affermava che “con temperamento intendiamo quei fenomeni che caratterizzano la natura emozionale di un individuo e che includono la sua suscettibilità alla stimolazione emozionale, la sua abituale efficacia e rapidità di risposta, la qualità del suo stato umorale; questi fenomeni vengono considerati come dipendenti da elementi costituzionali e dunque in origine ampiamente ereditari”. “Con il termine temperamento” scrive Lisa di Blas “si designa un insieme di caratteristiche individuali, osservabili nel comportamento, che hanno un sostrato genetico e fisiologico, interessano ampiamente l’emozionalità, si manifestano entro il primo anno di vita e sono relativamente stabili nel tempo”. Eysenck afferma che i tratti temperamentali hanno base genetica, tuttavia noi non ereditiamo il comportamento, ma le strutture biologiche che danno origine a quei comportamenti che manifestiamo più frequentemente di altri. Vi sono alcuni intermediari biologici, quali ormoni e neurotrasmettitori, che traducono il potenziale genetico in costanti comportamentali (tratti di personalità). In interazione con l’ambiente, le basi fisiologiche che ereditiamo producono sia quei comportamenti che si possono rilevare in laboratorio (ad esempio ritenzione mnestica, soglia sensoriale), sia quei comportamenti che si osservano in contesti naturali (ad esempio socievolezza, sessualità, aggressività). Si ipotizza che il periodo che va dai 6 ai 12 anni sia determinante nello sviluppo dei tratti di personalità come risultante dell’interazione tra tratti temperamentali e ambiente. I tratti di personalità che Eisenck individua all’interno del suo modello teorico sono tre: Psicoticismo, Estroversione e Nevroticismo. Il primo tratto viene caratterizzato da aggressività, egocentrismo, impulsività, antisocialità e mancanza di empatia. L’Estroversione comprende differenze individuali relative alla socievolezza, attività, vitalità, assertività, ricerca di sensazioni e dominanza. L’ultimo tratto – Nevroticismo – comprende tratti quali ansia, tensione, depressione, emotività, timidezza, umoralità, bassa autostima e sentimenti di vergogna. Pur non essendo ancora stata proposta una concettualizzazione univoca e convincente del termine personalità, risulta altresì utile definirla come “il risultato dell’articolazione reciproca degli aspetti cognitivi, emotivi volitivi e motivazionali del singolo e della loro interazione con l’ambiente (Giannelli, 1993). Di conseguenza una valutazione attenta non può prescindere dal considerare gli aspetti culturali, etici e sociali come fattori pregnanti la struttura personologica di ogni individuo”. La personalità è quindi da intendersi come somma, dei tratti del temperamento, delle emozioni e motivazioni dell’individuo in movimento nello spazio e nel tempo. La comunicazione affettiva si delinea come la prima fonte di stimolo del comportamento del bambino e, successivamente attraverso un processo di internalizzazione, anche la base su cui strutturare l’impalcatura del suo mondo interno. Tale capacità sembra essere profondamente condizionata dal tipo di risposta emotiva di cui ha potuto usufruire nel corso della sua esperienza infantile. Il mondo intrapsichico del bambino è, in questa accezione, la risultante del processo di costruzione dialettica tra le sue originarie competenze emotive, comunicative, responsive e temperamentali con quelle delle sue figure di attaccamento, che, peraltro, dipendono dalle loro modalità di attaccamento, dalle loro caratteristiche temperamentali e dalle loro modalità di regolazione emotiva. Da uno studio di Haft e Slade è emerso come esista una stretto legame tra i modelli operativi interni della madre circa l’attaccamento e la sua modalità di concordanza affettiva con il figlio, delineando con precisione, come ciò diventi uno strumento agevolato nella trasmissione intergenerazionale dei modelli interni di attaccamento. La trasmissione intergenerazionale delle modalità di attaccamento sicuro forniscono, al bambino, una base per arginare le proprie emozioni generando in lui sicurezza e creando una base più stabile per l’evoluzione della funzione di mentalizzazione, la quale a sua volta, facilita la sua attitudine a stabilire relazioni sicure con gli altri. Nel caso di un genitore con un modello di attaccamento insicuro, questi tramanderebbe al figlio anche le difese adottate nei confronti delle proprie emozioni spingendo il bambino a non esprimere alcune sue emozioni per mantenere la relazione con il genitore. Nel far ciò il bambino salvaguarderebbe sia la propria tranquillità che lo stato mentale del genitore (Main,1995). “Il bambino non può trovare se stesso nell’altro” afferma a questo riguardo Fonagy (1998). Altri studi di Grossman e Grossman (1991) pongono in evidenza come “…le madri di bambini insicuri evitanti, a differenza delle madri di bambini sicuri non si dimostrino in grado – nelle situazioni di gioco da loro studiate – di entrare in contatto con le emozioni negative dei propri figli, tenendosi lontane da loro nelle occasioni in cui le esprimono e avvicinandoli unicamente quando essi comunicano emozioni positive….” Cassidy e Kobak nel 1988 “…analizzando la comunicazione affettiva di bambini insicuri evitanti di tre e sei anni nei confronti delle loro madri, evidenziano come essi consolidino le strategie di mascheramento e falsificazione degli affetti negativi riscontrabili già a 12-18 mesi ….riuscendo a comunicare alla madre solo emozioni positive…”. Winnicott (1965) affermava che l’incapacità della madre di rispondere in modo adeguato ai bisogni emotivi del figlio poteva provocare in quest’ultimo “ansie impensabili, quali il sentimento di andare a pezzi, di essere senza orientamento, di precipitare per sempre, influenzando i suoi processi di costruzione e integrazione di un nucleo originario del Sé”. La capacità di riconoscere le proprie emozioni, che il bambino progressivamente articola, senza ricorrere a operazioni difensive di deformazione e di restrizione delle informazioni che le riguardano,

Astrologia ed Enneagramma di Liliana Atz

COS’E’ UN SIMBOLO? Nell’antica Grecia il Simbolo (Symbolon), rappresentava il segno di riconoscimento e di controllo ottenuto spezzando in due un oggetto, in tal modo il possessore di una delle due parti era in grado di farsi riconoscere dall’altro dimostrando come esse combaciassero. Questa antica tradizione andò nel tempo allargandosi fino ad inglobare anche l’idea del Simbolo come rappresentazione di una realtà non sensibile, una realtà magica che alludeva a qualcosa di misterioso, ma reale allo stesso tempo. Il valore magico del Simbolo rimase vivo per tutto il Medioevo, il Rinascimento ed oltre. La realtà oggettiva del Simbolo rimane il suo enorme potere espressivo, la capacità di rivelare strutture e caratteri altrimenti inaccessibili che fanno parte di mondi a noi sconosciuti ma reali, anche se non evidenti nell’esperienza immediata. I Simboli sono stati espressioni delle civiltà, materializzazioni del divino e del trascendente, forza motrice della Tradizione, segni visibili della cosmogonia divina. Il Simbolismo è il modo più adatto e fruibile per l’uomo di tramandare insegnamenti e pensieri, il modo più naturale. Tutto ciò è facilmente comprensibile se si pensa che il linguaggio stesso, in fondo, è Simbolismo. Qualunque espressione umana è in realtà un simbolo del pensiero che si traduce esteriormente; l’ unica differenza rimane nel fatto che il linguaggio è analitico e discorsivo, mentre il Simbolismo è essenzialmente intuitivo. Nel mondo antico ogni scienza umana era parte di un tutto in unità col Divino. La mitologia delle cosmogonie sia occidentali che orientali racconta di divinità antropomorfizzate in stretto collegamento col mondo umano. Il mondo simbolico della mitologia costituisce una rappresentazione unitaria e significativa della realtà in cui i popoli antichi vivevano. Attraverso i racconti mitologici siamo in grado di comprendere il pensiero delle civiltà antiche, il loro modo di intendere la società, le loro paure, le loro esigenze. Le vicende degli dei si mischiano con quelle degli esseri umani. E’ difficile comprendere la mitologia senza capire il mondo in cui viveva l’uomo. Gli dei pagani incarnazione dei principi che regolano il mondo, litigano e amoreggiano, sono soggetti a passioni e rimorsi, ma soprattutto riflettono un mondo ancora molto legato alla natura, e che sente l’esigenza di un equilibrio fra gli elementi naturali che non può essere alterato. E poi venne Cartesio (Renè Descartes 1596-1650), il padre del pensiero scientifico occidentale, che col suo “Cogito, ergo sum” (“Penso, dunque sono”) portò alla bipartizione della realtà nel cosiddetto “dualismo cartesiano”, che ha influenzato straordinariamente la filosofia occidentale. Partendo dal principio che il pensiero può dimostrare autonomamente la propria esistenza, Cartesio concluse che la caratteristica essenziale del soggetto fosse il pensiero. Egli proseguì nella riflessione deducendo l’esistenza di Dio e sostenendo che Egli aveva creato due sostanze: la sostanza pensante (res cogitans), la cui caratteristica essenziale è il pensiero, e la sostanza estesa (res extensa), la cui caratteristica essenziale è quella di occupare una determinata estensione fisica; mentre la sostanza pensante si conforma alle leggi del pensiero, la sostanza estesa si conforma alle leggi meccaniche della fisica. Cartesio elaborò complessi modelli meccanicistici per la spiegazione di numerosi fenomeni fisici, che ebbero la virtù di sostituire le speculazioni filosofiche dell’antichità. Da questo assunto, solo ciò che può essere scientificamente provato “è vero” e l’uomo si è scisso in due parti, dove la predominanza della materia sugli aspetti più emozionali, psichici, non dimostrabili scientificamente, lo rende frammentato e incompleto. ASTROLOGIA:L’astrologia iniziatica, ben lungi dalla mercificante interpretazione che l’astrologia ha assunto ai nostri giorni, interpreta i dodici segno dello zodiaco come tappe della creazione del mondo conosciuto sia a livello di macrocosmo universo, che di microcosmo uomo. Il posizionamento stesso dei dodici segni sul simbolo dell’infinito, rappresentato dal cerchio, è indicativo del messaggio che questa antica scienza vuole trasmettere agli occhi di chi sa guardare e chiunque varchi la porta che dal “Cielo Anteriore” conduce al nostro “Cielo Posteriore” è legato agli imperativi dello spazio-tempo del Cielo e della Terra, che uniti danno vita all’Uomo. Attività, passività, maschile e femminile. Sulla base di questi principi la formazione dell’Uomo è avvenuta parallelamente a quella dello Zodiaco. Dall’alto verso il basso le energie si condensano, mentre avviene il contrario se dal basso si espandono verso l’alto. All’avvicendarsi regolare nel cielo, con moto espansivo, dei segni zodiacali cominciando dall’Ariete, cui seguono i Gemelli, il Cancro, il Leone, la Vergine, la Bilancia, lo Scorpione, il Sagittario e il Capricorno, l’Acquario e infine i Pesci, si contrappone il moto contrario dei pianeti: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno. L’unione di Cielo e Terra genera l’Uomo. Il tre, in tutte le cosmogonie, rappresenta l’aspetto trasformativo, il frutto, dell’unione di un aspetto attivo con un aspetto passivo. Nella nostra cultura si parla di Padre, Figlio e Spirito Santo, i Taosti raccontano di tre Dantian, gli induisti di Shiva, Vishnu e Brahma, i Cabalisti nell’Albero della Vita di tre Pilastri e di tre Triadi, ecc… Nell’uomo troviamo un corpo fisico, un corpo emozionale ed un corpo intellettuale che si compenetrano e che solo interagendo armonicamente tra di loro gli consentono di accedere ad altri livelli di coscienza. Questi tre centri energetici contornano il suo corpo in un sistema di gusci vibrazionali chiamati aura. Avremo, pertanto un’aura fisica, con suo doppio eterico, un’aura emozionale ed un’aura intellettuale sempre accompagnate dal proprio doppio, o, detto in altre parole, l’aspetto attivo e passivo, il maschile e il femminile, il + e il -. Queste prime tre aure, a loro volta, hanno una controparte ad un livello più evoluto chiamate aura atmica, (controparte dell’aspetto fisico), celestiale o buddhica (controparte del corpo astrale) e aura causale ( controparte del corpo mentale). Poichè la vita sulla Terra è legata a quattro elementi base: terra, acqua, aria e fuoco è la combinazione diversificata di questi elementi che da forma e vivifica tutto l’esistente.(schema base tratto da Lo zodiaco chiave dell’uomo e dell’universo . O.A. Aivanhov) L’ Aria e il Fuoco dei corpi superiori, vivificano la Terra e l’Acqua dei corpi inferiori, o anche, esistono diversi tipi di Essenza che danno vita a diversi tipi d’uomo. L’astrologia suddivide