Taijiquan:l’arte marziale interiore

Il Taijiquan, conosciuto in occidente come Tai chi è un’arte marziale cinese “interiore”, in contrasto con le arti marziali “esteriori”, come il kung fu Shaolin.

Le arti marziali interne (Neijia) tendono a sviluppare prima di tutto la forza interiore e l’energia vitale qi che scorre nel corpo. La scuola di rifermento è il Monastero di Wudang situato tra gli omonimi monti nella Cina centrale.

Al contrario, le arti marziali esterne (Waijia) prediligono le pratiche volte a rafforzare il fisico e si dice siano nate nel Monastero Shaolin, da cui prende il nome la famosa scuola.

Molti grandi maestri di arti marziali paragonano la differenza tra interiore ed esteriore a quella che esiste tra i due principi taoisti Yin (“oscurità”, “freddo”, …) e Yang (“luce”, “caldo”,…) : due principi opposti, ma che convivono in armonia completandosi, come “due facce della stessa medaglia”.

Origine del Taiji: tra storia e leggenda

 

Secondo una leggenda, il Taiji, è stato creato da un Immortale Taoista di nome Chang San-feng (o anche Zhang Sanfeng) osservando un combattimento tra un cobra e un’aquila. Si narra che Chang San-feng rimase affascinato dalle tattiche di difesa del serpente: se il cobra avesse tentato di scappare infatti, sarebbe stato ferito da una pungente beccata e strangolato a morte nella morsa degli artigli dell’aquila. Controllando le sue paure e mantenendo una concentrazione totale sui vari affondi e ritiri dell’aquila, il cobra riuscì a non essere colpito dalle beccate dell’aquila e riuscì a mordere il collo dell’aquila uccidendola.

Altre teorie sull’origine del taiji narrano che questa disciplina si è sviluppata nel corso dei secoli dalle sequenze di esercizi dei grandi maestri di kung fu, per questo rappresenta un sintesi degli stili interni ed esterni delle arti marziali cinesi.

Qualunque sia l’origine, che oramai si fonde tra storie e leggende, il punto fermo è che il tai chi, secondo fonti e registri storici, nacque alla fine del XVII secolo, ma raggiunse l’attuale grado di diffusione tra la popolazione solo intorno al XX secolo. Oggi è molto comune vedere gruppi di anziani (o anche meno anziani!) che si esercitano nei vari stili di tai chi nei parchi delle città cinesi. Uno dei parchi preferiti è il Parco del Tempio del Cielo di Pechino.

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